martedì 7 aprile 2009

giardini in primavera

Pedalando alle 7.30 di stamattina ho realizzato che i giardini in primavera mi suscitano forti emozioni in virtù del loro profumo di terra umida e lavorata e di erba fresca. A volte desidererei poter catturare un profumo che amo e conservarlo ma so che mi deve bastare la sua traccia indelebile nel "naso della mente".
Del resto se anche si provasse ad estrarre dall'erba tagliata il suo profumo sono certa che ne uscirebbe una schifezza, robaccia artificiale.
Fuggevole è l'odore............

Silvia

venerdì 6 febbraio 2009

Occorre curiosità per gli odori, è bello saperne riconoscere la provenienza, il motivo scatenante, comprendere le associazioni e le somiglianze, capire perché odori del tutto simili suscitano in noi reazioni diverse a seconda della loro provenienza.
Facciamo una prova: prosciutto crudo o anche buccia di Negronetto >>>unghie di cane; formaggio grana stagionatura breve>>>vomito; formaggio grana stagionatura lunga>>>piedi; pesce>>>certe mutande usate; unghie umane spezzate>>>miele.
E poi c’è puzza di piedi e puzza di piedi. Anche ai neonati e ai bambini piccoli puzzano i piedi di formaggio. Ma se ci si fa caso sanno di emmenthal, forse non a caso un formaggio privo di lattosio, con una storia di fermentazione differente dagli altri formaggi.
Dai provateci anche voi.

sabato 24 gennaio 2009

Calicantus

C'è da festeggiare: il gelo invernale sta cedendo, si inizia a sentire nell'aria il profumo dei calicantus, odore di festa e di primavera annunciata.
E' meraviglioso perdersi col naso e riscoprirsi nelle emozioni profumate della nuova stagione.

venerdì 9 gennaio 2009

Se ci sorprendiamo a dire ‘che puzza’ o ‘che profumo’, nella maggior parte dei casi è per comunicare ed esprimere una valutazione perfettamente condivisibile sull’odore dell’aria che ci circonda. Se siamo in campagna e passiamo accanto ad un campo appena concimato, è logico e legittimo dire ‘che puzza’-malgrado sia del tutto discutibile la valutazione negativa di questo odore; se abbiamo fame e passiamo accanto ad un panificio che ha appena sfornato pane fresco proviamo piacere a comunicare agli altri questa gradevole sensazione, anzi è come se le dessimo risonanza. Ma se siamo su un tram e l’umanità che ci circonda offende il nostro olfatto con effluvi oltraggiosi, sarebbe disdicevole segnalarlo ad alta voce, o meglio, nessuno si sogna di farlo. Perché? Perché si tratta di una condizione transitoria? O perché ci vergogniamo? Di certo dirlo ad alta voce non servirebbe a migliorare la situazione. Ma la verità è che tutto sommato se subiamo un affronto olfattivo lo riteniamo un peccato veniale, un’offesa sopportabile, un fastidio tra i minori.
La verità vera è che diamo poca importanza a ciò che arriva al nostro cervello attraverso il naso e passandolo sotto silenzio dimostriamo che non merita più di tanto la nostra attenzione.
Cosa ne pensate?